Via Ferrata Alpinistica Claudio Costanzi, Dolomiti di Brenta
Sentiero attrezzato alpinistico poco battuto che collega il Rifugio Graffer al Rifugio Peller. Lunga traversata isolata e suggestiva nel Brenta selvaggio da scoprire.
Lunga e difficile ferrata nella parte nord del Gruppo di Brenta, la meno conosciuta, che attraversa per una lunghezza di circa 12 km. Piccolo trekking alpinistico solo in parte attrezzato lungo affascinati cime rocciose, cenge e creste anguste.
L'itinerario, percorribile in giornata ma anche suddivisibile in più tappe grazie ai bivacchi lungo il percorso, è molto isolato e si snoda in ambiente selvaggio e solitario con passaggi impegnativi ed esposti non sempre attrezzati. Richiede pertanto un ottimo allenamento fisico e buona preparazione tecnica che lo rendono adatto solo ad escursionisti esperti.
Panorami grandiosi e varietà di ambienti ripagheranno gli amanti dei trekking impegnativi nella natura incontaminata.
Consiglio dell'autore
Indicazioni sulla sicurezza
Non sottovalutare lunghezza e isolamento dell'itinerario. Presenti passaggi anche impegnativi ed esposti non protetti. Vie d'uscita: sent. 334 dalla Bocchetta dei tre Sassi; sent. 380 Salt di Val Gelada dal Passo di Val Gelada; sent. 329 e 310 dal Passo di Prà Castron.
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Ulteriori informazioni e link
Partenza
Arrivo
Direzioni da seguire
Dal Rifugio Graffer (2261 m) si segue il sentiero O336 che si dirige in direzione nord e senza molte difficoltà si raggiunge l'Orto della Regina, una terrazza così chiamata perchè secondo la leggenda in questo luogo una regina e il suo seguito si rifugiarono e vi piantarono fiori ed erba cipollina. Questo luogo è molto famoso non solo per la leggenda ma anche per il fatto che vi sono presenti alcuni massi con dei bellissimi fossili.
Da questa terrazza si risale il ghiaione fino a raggiungere un salto roccioso che si supera passando per una cengia; si supera poi un prato e si raggiunge il bivio con la via ferrata Vidi O390. Si prosegue quindi lungo il sentiero O336 che conduce ai piedi della parete est della Pietra Grande e della Cima Vagliana fino a raggiungere la Val Gelada; si sale poi alla Bocchetta dei Tre Sassi (2614 m) dove una targa segna l'inizio della via ferrata alpinistica Claudio Costanzi.
Si segue il sentiero in direzione nord e si raggiunge il Passo di Val Gelada (2677 m), dal quale si imbocca il tratto successivo del sentiero che si snoda sul Sasso Alto. Si risalgono le cenge attrezzate con funi e scale e si raggiunge la parete est della Cima Sassara da dove, con una piccola deviazione, si può raggiungere la cima e poi scendere al Bivacco del Centenario Emilio e Settimo Bonvecchio (2790 m), due scalatori trentini. La Regione Trentino Alto Adige donò questo bivacco alla SAT il 12 novembre 1972 quale ricordo dei cento anni della fondazione della SAT. Nel bivacco è possibile pernottare: ci sono 6 letti con coperte ma bisogna tenere presente che non vi si trova nè cibo nè acqua.
Dal bivacco si scende fino ad una piccola bocca dove inizia la cresta della Cima Paradiso. Si sale sulla Cima Paradiso (2815 m) da cui si può godere di una vista a 360 gradi. Si segue poi la cresta che conduce alla Cima Rocca (2831 m) da cui si scende per un camino fino alla stretta Bocchetta delle Livezze (ca. 2770 m) da dove la ferrata prosegue sulla parete est della Cima delle Livezze e quindi sulla parete est della Cima del Vento.
Qui si prosegue su prati fino a raggiungere la Bocchetta del Vento dove si gode di un panorama che spazia fino al Lago di Tovel (famoso perchè fino al 1964 in determinati periodi le sue acque si tingevano di rosso a causa di un'alga); si risale quindi fino alla Cima Tuenna (2664 m) e poi si percorre la cresta fino al Monte Benon (2684 m).
Si scende fino ad un altopiano a tratti coperto da ghiaione, fino al Passo di Prà Castron dove finisce la difficile ferrata e si trova un bivio dove è possibile scegliere se scendere verso il Bivacco Costanzi e quindi verso Dimaro o se invece proseguire lungo il sentiero O336 scendendo sul versante est del Sasso Rosso (montagna che deve il suo nome al colore della sua roccia che spicca rispetto al colore delle Dolomiti) raggiungendo poi la stretta Selletta della Nana da dove si scende al Pian della Nana, per poi proseguire verso la Malga Tassulla attraverso prati erbosi.
Dalla malga si segue la strada sterrata fino al Lago Durigal (1870 m) da dove si risale poi per il sentiero O313 per raggiungere il Rifugio Peller (2022 m).
Nota
Mezzi pubblici
Servizio di bus navetta (mobilità estiva) dal centro di Madonna di Campiglio (piazza Brenta Alta) alla cabinovia del Grostè e alla Vallesinella durante la stagione estiva (da fine giugno a inizio settembre).
- Consulta online gli orari e tariffe della mobilità estiva o ritira il libretto c/o ufficio turistico in via Pradalago, 4.
- Guarda anche gli orari degli autobus della compagnia Trentino Trasporti - www.ttesercizio.it.
Come arrivare
Al Rifugio Graffer si accede da:
- da Passo C.C.Magno con la cabinovia del Grostè o per il sentiero lungo la pista da sci (in circa 2h e 30);
- da Vallesinella con i sentieri 382-331 (tra le 2.30 e le 3 h);
- da Passo del Grostè con il sentiero 301 (30 min circa).
Dove parcheggiare
- Ampio parcheggio a pagamento in Vallesinella soggetto a mobilità limitata (consulta online gli orari e tariffe della mobilità estiva).
- Ampio parcheggio a pagamento alla partenza della cabinovia del Grostè.
Coordinate
Titoli consigliati
- "La via delle Bocchette e le vie ferrate. Dolomiti di Brenta" di Pio Ferrari. Editrice Rendena.
- "La Via delle Bocchette e le Ferrate del Brenta" di Roberto Ciri. Editore: Idea Montagna.
Guide consigliate in questa regione:
Cartine consigliate
Attrezzatura
Attrezzatura necessaria:
- consueto abbigliamento tecnico da montagna
- scarponi con suola vibram o simili
- set da ferrata
- imbrago
- caschetto
- guanti da ferrata
- picozza e ramponi (ove necessario)
- uno spezzone di corda (consigliato)
Domande e risposte
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